Aree protette e biodiversità

Ultima modifica 20 dicembre 2023

Sul territorio della Provincia di Pavia è presente una rete di aree protette nate per tutelare gli ecosistemi più importanti per la conservazione della biodiversità e per la protezione dell’ambiente.

Le prime riserve naturali furono costituite nel corso degli anni ’80 del secolo scorso (ai sensi della Legge Regionale Lombardia n.86 del 1983) con l’obiettivo di salvaguardare le popolazioni di aironi nidificanti sul territorio provinciale nei loro siti di riproduzione: le garzaie. Nacquero così le Riserve e i Monumenti naturali della Lomellina e del Pavese che, con il trascorrere del tempo, sono diventati un elemento riconosciuto ed irrinunciabile del territorio della pianura padana.

Nel 1992 la Commissione Europea ha varato la Direttiva 92/43/CEE (conosciuta come direttiva Habitat) la quale ha letteralmente rivoluzionato la gestione delle aree protette e della biodiversità su scala continentale, mediante la creazione di una rete di siti di valore conservazionistico riconosciuti a livello europeo: la Rete Natura 2000. Questi siti, istituiti sui territori nei quali vengano rintracciate le specie e gli habitat considerati di primario interesse conservazionistico, godono di particolari regimi gestionali ai quali sono legati specifici finanziamenti comunitari tra cui, per esempio, i progetti Life Natura.

Tra le aree di Rete Natura 2000 rientrano attualmente tredici delle quindici garzaie storiche gestite dalla Provincia di Pavia (classificate oggi come Zone speciali di conservazione - ZSC) e quattro Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite per tutelare gli uccelli europei ai sensi della Direttiva Uccelli (approvata nel 1979 e aggiornata nel 2009).

Dal 2017 fanno parte della Rete anche i nuovissimi siti "Le Torraie-Monte Lesima" e "Sassi Neri-Pietra Corva" nati per tutelare lo straordinario patrimonio di biodiversità dell’Oltrepò pavese. Nel cuore del sito dei Sassi Neri opera lo storico Giardino botanico di Pietra Corva, oggi Centro studi dell’Appennino Settentrionale.

Tutti i siti sono stati dotati di un piano di gestione che riporta gli obiettivi gestionali, le norme di attuazione e le regole di fruibilità.

L’accesso alle aree protette per fini didattici, per l’osservazione e la ricerca scientifica è di norma consentito previo assenso dell’Ente gestore e deve avvenire esclusivamente lungo i sentieri e le strutture appositamente predisposte.

 

I siti della Rete Natura 2000

Piani di gestione dei Siti Natura 2000

La Valutazione di incidenza

 

 

Contatti e informazioni:

Anna Betto (Dirigente del Settore):

 

Paolo Losio (Responabile Unità Organizzativa):

 

Emanuela Piaggi (Giardino di Pietra Corva):

 

Barbara Bonfoco:


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