Piano Cave

Ultima modifica 5 novembre 2020

Il Piano Cave Provinciale è stato approvato dalla Regione Lombardia in data 20 febbraio 2007 con D.C.R. VIII/344 e pubblicato in data 29 marzo sul 2° supplemento straordinario al numero 13. Tale strumento, precedentemente adottato dalla Provincia di Pavia con D.C.P. 32 DEL 27/07/2004, è il risultato del lavoro svolto dagli Uffici Provinciali e da un pool di professionisti incaricati in qualità di esperti nelle varie discipline tecniche e scientifiche. Tale gruppo di lavoro si è confrontato con i diversi Enti competenti per territorio e con le associazioni di categoria direttamente interessate dalla redazione del nuovo Piano Cave. Grazie alla sinergia dei soggetti coinvolti è stato quindi possibile valutare il piano sotto l'aspetto giacimentologico – minerario, geologico, idrogeologico, urbanistico, idraulico, economico ed infine, ma non per questo di minor importanza, ambientale. Tale strumento di pianificazione è stato progettato mantenendo, infatti, come obiettivo prioritario la massima compatibilità ambientale/paesaggistica, raggiunta tramite l'individuazione di un consono programma di coltivazione dei molteplici ambiti territoriali e dei relativi recuperi ambientali.
Per tale ragione nel progettare tale strumento si è tenuto conto:

  1. del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, con i relativi indirizzi e le prescrizioni puntualmente riportate nelle Norme Tecniche di Attuazione;
  2. del Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico (PAI) per i poli estrattivi ricadenti all'interno delle fasce fluviali;
  3. della eventuale presenza dei siti censiti all'interno della Rete Natura 2000.

Parallelamente all'obiettivo sopraccitato sono state individuate le materie prime sfruttabili sul territorio provinciale:

  • sabbie e ghiaie per l'edilizia e le opere pubbliche;
  • argilla per la produzione di laterizi;
  • marne silicee utilizzate quali ammendanti per la produzione di cemento;
  • pietre ornamentali e da taglio per la ristrutturazione dei centri storici e dei monumenti;
  • torba destinata al mercato florovivaistico.

Per tali materie prime sono stati quindi individuati: i giacimenti dislocati sul territorio provinciale caratterizzati da una elevata qualità dell'inerte presente, il fabbisogno provinciale (comprese le eventuali grandi opere infrastrutturali) al fine di ridurre l'eventuale importazione di materie prime e gli interventi di recupero in aree degradate da promuovere congiuntamente con gli Enti locali interessati
Dalla integrazione degli obiettivi sopraccitati e dal confronto con le esigenze del mercato del materiale inerte sono stati così individuati:

  1. gli ambiti Territoriali estrattivi da inserire ex-novo nel piano cave;
  2. le cave già in attività da riconfermare;
  3. le cave da stralciare nel nuovo piano cave;
  4. i giacimenti di materie prime;
  5. le cave dimesse da avviare ad eventuale recupero ambientale.

Il Consiglio Regionale ha approvato definitivamente il Piano di cui sopra, stralciando 2 ambiti nel settore merceologico "rocce silicee" ed 1 ambito appartenente al settore merceologico "pietre da taglio" e inserendo 2 ambiti nel settore merceologico della "sabbia e ghiaia". Tali modifiche non hanno introdotto sostanziali modifiche alla volume complessivo estraibile approvato dalla Provincia.

 

Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della variante al Piano Cave della Provincia di Pavia in ottemperanza alla Dcr 11 aprile 2017 n.x/1491 rapporto preliminare Documento di Scopingl - Luglio2018

Presa d’atto della proposta di variante al Piano Cave in ottemperanza alla D.C.R. 11 aprile 2017 n. X/1491, del rapporto Ambientale e della Sintesi non Tecnica


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