Progetto Atlante amministrativo della Provincia di Pavia
Pubblicato il 17 giugno 2025 • Comunicati
Nuovi risultati del progetto collaborativo “Atlante amministrativo della Provincia di Pavia”
Il progetto di ricerca coinvolge la Provincia di Pavia, l’Università di Pavia e la Fondazione Romagnosi, in collaborazione con il Master di II livello del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali “Amministrazione territoriale e politiche di sviluppo locale”.
Si tratta di una collaborazione gratuita a scopi scientifici che prende atto del contesto territoriale e amministrativo pavese così originale e ricco di autonomie locali. Il progetto si propone di studiare:
- come si è formato il sistema amministrativo pavese;
- come riesce a funzionare in virtù dell’apporto della Provincia e dei Comuni. In particolare dei piccoli Comuni considerati in relazione all’intero sistema istituzionale;
- come può evolvere questo sistema a partire dagli asset attuali.
«Il progetto “Atlante amministrativo” rappresenta un’occasione preziosa per restituire alla nostra comunità la consapevolezza delle radici amministrative, sociali e infrastrutturali del territorio pavese. Ricostruire, attraverso l’analisi delle fonti d’archivio, la complessa e affascinante evoluzione della Provincia di Pavia dal 1859 e fino ai giorni nostri, significa non solo onorare una memoria istituzionale, ma anche offrire chiavi di lettura utili al presente e al futuro.
La Provincia, sin dalle origini, ha saputo interpretare i bisogni dei cittadini, organizzando servizi e opere fondamentali in un contesto territoriale policentrico, frammentato ma dinamico. Con questo lavoro condiviso con l’Università di Pavia e la Fondazione Romagnosi, ribadiamo l’impegno per una cultura amministrativa viva, partecipata e accessibile, capace di coinvolgere amministratori, studenti, docenti, storici e comunità locali.
L’auspicio è che l’Atlante diventi uno strumento di conoscenza e ispirazione, utile a rafforzare il senso di appartenenza e la responsabilità di chi ogni giorno lavora al servizio del bene comune.» Giovanni Palli Presidente della Provincia di Pavia
Aggiornamenti sul progetto
Proseguono le attività di ricerca sulla storia amministrativa della Provincia e dei Comuni pavesi, attività promosse da Provincia di Pavia, Università degli Studi di Pavia – Dipartimento di Scienze politiche e Sociali e Fondazione Romagnosi.
La prima grande periodizzazione studiata considera il quarantennio 1859 – 1903 ed i risultati sono visibili nei pannelli postati nella sala dell’Annunciata ai Giardini Malaspina, visitabile nei giorni e negli orari di apertura della sala.
Sono rappresentate le date più significative del periodo, le persone elette alla carica di Presidente del Consiglio Provinciale, le priorità date agli interventi per le strutture sanitarie, la rete stradale, i ponti, lo sviluppo delle ferrovie e delle tramvie, l’istruzione popolare e la lotta all’analfabetismo, il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie. Capitolo particolare è dedicato all’organizzazione amministrativa con il Piano di concentrazione dei piccoli Comuni sviluppato dalla Provincia dopo la Legge n. 2248 del 1865. A Piano attuato, dal 1861 al 1881, i Comuni della Provincia di Pavia passano dai complessivi 283 a 223 con una riduzione di 60 unità, in particolare nel Pavese.
Si deve ricordare che dal 27 febbraio 1860, primo Consiglio Provinciale, la nuova Provincia si trova a gestire il raddoppio della popolazione e del territorio. Gli abitanti passano da 174.502 a 410.146 abitanti, i Comuni da 173 a 283 con oltre 600 frazioni e località abitate. L’80% dei Comuni ha una popolazione inferiore ai 2mila abitanti con il 45% dei residenti totali. In uno spazio policentrico, così fitto di insediamenti si devono organizzare i servizi essenziali quali il medico condotto, l’ostetrica, la scuola elementare, le opere pie, l’ufficio postale, la viabilità. Si sceglie di dividere il territorio in 4 Circondari (Pavia, Bobbio, Lomellina, Voghera) e 34 Mandamenti (Pavia, Bereguardo, Belgioioso, Cava, Corteolona, Sannazzaro, Bobbio, Ottone, Varzi, Zavattarello, Vigevano, Mortara, Candia, Gambolò, Robbio, Garlasco, Gravellona, Mede, Pieve del Cairo, S. Giorgio, Sartirana, Casatisma, Broni, Barbianello, Stradella, Montù Beccaria, Voghera, Montalto, S.ta Giuletta, Soriasco, Casei-Gerola, Godiasco, Casteggio). Resteranno le polarità ancora attuali della provincia di Pavia.
L’entità degli interventi e delle necessità è imponente ed è la Provincia, insieme ai Comuni, ad organizzarli anno per anno, bilancio dopo bilancio.
Si può quindi sottolineare come nel primo quarantennio della Provincia di Pavia siano state poste le basi per dare una forma infrastrutturale ed istituzionale ad un territorio che arrivava da ordinamenti, amministrazione ed organizzazione molto diversi.
Per approfondimenti è possibile accedere ai documenti d’archivio usando uno specifico Qr code. Completano la cronologia alcune mappe storiche del periodo che forniscono una vista originale sul territorio pavese, sulle sue modalità organizzative (Circondari e Mandamenti), sulle reti di collegamento e sulle trasformazioni sopraggiunte dopo la ricostituzione della grande Provincia di Pavia decisa con la Legge Rattazzi del 1859.
Quanto studiato ed esaminato dalle fonti di archivio verrà restituito agli interessati anche in incontri e seminari di approfondimento. Le attività del progetto “Atlante amministrativo” sono aperte al contributo di amministratori, studenti, docenti, storici locali, sistema culturale e bibliotecario pavese, esperti di cartografia. Di rilievo e da ampliare la presenza nel gruppo di lavoro anche di Sindaci di piccoli Comuni.
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